ANCHE COINBASE ISCRITTA ALL’OAM

Allo scadere dei sessanta giorni per la registrazione presso il nuovo registro dei “cambiavalute virtuali” istituito presso l’Oam, Coinbase ha annunciato di aver ricevuto l’approvazione delle autorità di regolamentazione italiane per offrire servizi di criptovaluta. 

In una dichiarazione rilasciata il 18 luglio, l’exchange americano ha affermato che fornirà servizi di criptovaluta ai residenti italiani, aggiungendo:

“Il nuovo requisito implementato dall’Organismo Agenti e Mediatori (OAM), ha imposto che tutte le società che offrono servizi di trading, custodia o altri servizi di criptovaluta, soddisfino determinati criteri”.

La notizia, definita addirittura “pietra miliare” dai vertici del gruppo, avviene in un periodo oggettivamente difficile, sia per le performance di Borsa, sia per le news degli ultimi giorni con voci sull’insolvenza di Coinbase cresciute a dismisura in seguito alla recente sospensione del programma di affiliazione e alla riduzione del personale, tanto che l’amministratore delegato Brian Armstrong è dovuto intervenire e ha affermato che l’azienda è ben capitalizzata per superare senza difficoltà  l’inverno delle criptovalute.

Nana Murugesan, vicepresidente della divisione International and Business Development di Coinbase, ha dichiarato:

“Costruire un rapporto costruttivo con le autorità di regolamentazione in ogni giurisdizione in cui operiamo è fondamentale per portare avanti la nostra missione di aumentare la libertà economica in ogni angolo del mondo”.

La chiosa finale fa specifico riferimento alla realtà italiana: 

“L’ottenimento di questa approvazione normativa è una testimonianza della nostra stretta collaborazione e del positivo rapporto di lavoro con le autorità di regolamentazione finanziaria italiane”,

ha aggiunto Murugesan.

Anche Binance, concorrente di Coinbase, ha annunciato di recente l’approvazione in diverse regioni europee come Spagna, Francia e Italia.

Tuttavia bisognerà tener conto della recente decisione del Parlamento Europeo e degli Stati dell’UE di inasprire le regole sulle criptovalute con la nuova legge sui mercati dei cripto-asset (MiCAr).