- 14 Giugno 2021
- Posted by: Cryptovalues
- Category: Banche Centrali, Cryptovalues News
Le banche centrali Francesi e Svizzera sperimentano l’utilizzo della moneta digitale per gli scambi transfrontalieri.
Le sperimentazioni continuano con l’obiettivo di saggiare le reali potenzialità della moneta digitale.
In Europa sono all’avanguardia Inghilterra, Norvegia e Svezia.
In Inghilterra è stata prevista una task force per studiare eventuali punti di forza e di debolezza della CBDC.
In Norvegia dal 2018 stanno studiando questa opportunità, con la Norges Bank che ha previsto un gruppo di studio che nel corso dei prossimi due anni effettuerà test allo scopo di comprendere se l’emissione di una moneta digitale risulti opportuna.
La Svezia attraverso la Riksbank ha avviato un progetto nella primavera del 2017 per esaminare le possibilità per la creazione di una CBDC che potrebbe garantire ai cittadini di avere accesso a mezzi di pagamento garantiti dallo stato.
In questi due paesi si vuole approfittare di quanto la popolazione sia propensa a questo cambiamento, considerando che le nazioni scandinave vedono solo il 4% dei pagamenti effettuati usando banconote o monete.
Adesso è la volta della Banca nazionale svizzera e della Banque de France che hanno annunciato una sperimentazione impiegando monete digitali di banca centrale all’ingrosso (CBDC all’ingrosso) per il regolamento transfrontaliero.
L’operazione sarà effettuata insieme a un consorzio del settore privato guidato da Accenture e di cui fanno parte anche Credit Suisse, Natixis, R3, SIX Digital Exchange e UBS.
Chiamato Progetto Jura, come le catene montuose che separano Francia e Svizzera, l’iniziativa valuterà i potenziali benefici e le sfide della moneta digitale nel regolamento dei pagamenti transfrontalieri.
L’esperimento esplorerà il regolamento transfrontaliero con versioni digitali dell’euro e del franco svizzero con uno strumento finanziario digitale francese su una piattaforma di tecnologia a ledger distribuita (DLT).
Proseguono gli esperimenti con l’obiettivo dichiarato per le banche centrali di stare al passo con gli sviluppi tecnologici.