- 12 Aprile 2021
- Posted by: Cryptovalues
- Category: Cryptovalues News, Dal Mondo, Istituzionali
Bny Mellon si candida ad emettere un Etf su bitcoin
Adesso è palese che l’ulteriore evoluzione del business sia l’emissione di ETF e in tal senso sono molte le candidature: Fidelity, tra le più importanti società di gestione di fondi, che opera da oltre 40 anni su tutti i mercati finanziari internazionali nell’ambito del risparmio gestito, ha chiesto il mese scorso alla SEC, l’agenzia statunitense di controllo del risparmio. assimilabile alla nostra Consob, di poter emettere un proprio ETF su Bitcoin.
Non si tratta della prima richiesta a cui l’autorità statunitense dovrà rispondere, infatti, a fine febbraio Morgan Stanley, famosa e storica banca d’affari, inoltrò analoga richiesta attraverso la New York Digital Investment Group con l’obiettivo di vendere al pubblico azioni con prezzo assimilabile al bitcoin.
Qualche giorno fa, BNY Mellon, la più antica banca americana, ha presentato alla Sec domanda per l’emissione di un ETF.
Secondo quanto dichiarato dal suo Global Head of Fund Services, Alan Flanagan
In qualità di più grande gestore di asset al mondo, siamo molto orgogliosi di fornire ai nostri clienti prodotti nuovi e innovativi.
Il crescente interesse per le risorse digitali rappresenta un’opportunità importante per esplorare la criptovaluta e siamo orgogliosi di lavorare per portare un ETF Bitcoin sul mercato.
Il successo in altri paesi di ETF su bitcoin è ragguardevole: il primo ETF su Bitcoin in Canada ha avuto un esordio sensazionale, con un controvalore di scambi di 165 milioni di dollari nel primo giorno di contrattazione, tanto che adesso l’autorità canadese ha consentito l’ingresso di un secondo ETF.
In Europa l’Austria si è portata avanti nella regolamentazione e ha prodotti in Borsa che emulano le crypto.