- 26 Agosto 2021
- Posted by: Cryptovalues
- Category: Banche Centrali, Cryptovalues News, Dal Mondo, Istituzionali
Non poteva mancare Citigroup nel novero delle banche d’affari Usa che cercano delle soluzioni per accontentare i clienti sempre più protesi nella richiesta di investimenti digitali.
Sembra che la multinazionale con sede a New York voglia iniziare a negoziare i futures su Bitcoin del CME e se mai ce ne fosse la necessità, parliamo di un istituto definito di importanza sistemica, in quanto oltre ad essere il terzo istituto bancario degli Usa, costituisce insieme a JPMorgan, Bank of America e Wells Fargo il gruppo delle “Big Four”.
Considerata troppo importante per fallire, ha circa 24 mila miliardi di asset in gestione ed è qualche mese che ha manifestato interesse al settore crypto.
Ricordiamo che agli inizi di maggio il responsabile della divisione Forex, rese nota la volontà di attivare servizi di custodia e trading sulle principali criptovalute, con bitcoin ed Ethereum nella disponibilità della clientela, specificando che si tratta di un servizio offerto, ma che non avrebbe visto capitali dell’azienda investiti direttamente nella compravendita di crypto.
A spingere il grande gruppo americano a richiedere l’autorizzazione alla SEC per iniziare ad investire in Bitcoin, tramite i Futures che sono quotati al Chicago Mercantile Exchange sembra sia stato determinante l’interesse sostenuto da parte dei clienti istituzionali.
L’interesse è stato confermato da una dichiarazione della Banca:
“Date le molte questioni di carattere regolamentare e legate ad altri fattori, abbiamo un approccio molto cauto a questo mercato.
Stiamo considerando prodotti come i futures per alcuni dei nostri clienti istituzionali, in quanto questi operano entro un solido quadro normativo”.
I futures su Bitcoin del CME sono stati lanciati a dicembre del 2017 e risultano lo strumento preferito dagli investitori istituzionali per speculare sul prezzo di bitcoin.