SUCCESSO DEGLI ETF CANADESI SU BITCOIN

Clamoroso successo dei tre ETF canadesi su bitcoin.

La quotazione di Coinbase ha sancito l’ingresso delle criptovalute nella finanza globale, quasi affrancandole da quell’idea malsana che riconduceva il settore a truffe, speculazioni, riciclaggio e attività criminali.

Gli istituzionali ormai hanno riconosciuto e acconsentito alla presenza di bitcoin nell’ambito degli investimenti e ne hanno saggiato le incredibile potenzialità da cui non vogliono rimanere estranei.

La crescente domanda retail ha acceso le lampadine delle più importanti banche d’affari Usa, i quali comprendono quanto possa essere frustrante per il business non avere conoscenza e non rispondere alle esigenze dei clienti, che diventano sempre più evoluti e chiedono di destinare parte  dei loro asset nell’acquisto in criptovalute.

L’ultima evoluzione della faccenda è rappresentata dall’emissione di ETF e in tal senso sono molte le candidature negli Usa di istituzioni finanziarie che hanno fatto richiesta alla SEC, l’agenzia statunitense di controllo del risparmio, assimilabile alla nostra Consob, di poter emettere un proprio ETF su Bitcoin.

Fidelity, Morgan Stanley e BNY Mellon sono in attesa di una risposta circa la loro candidatura.

E l’attesa risulta fervida perchè non troppo lontano, in Canada, a meno di due mesi dal lancio, il Purpose Investments ETF, il primo exchange-traded fund su Bitcoin, ha visto i suoi asset under management raggiungere 1,1 miliardi di dollari, di cui circa 500 nella sua prima settimana di attività, con l’opportunità per gli gli investitori di ottenere l’accesso al trading di Bitcoin senza dover possedere l’asset sottostante.

Il clamore suscitato dal successo ha consentito l’inaugurazione di altri due Etf nelle settimane successive.

Al momento Canada batte Usa 3 a zero!