- 14 Aprile 2022
- Posted by: Cryptovalues
- Category: Banca, Banche Centrali, Cryptovalues News, Dal Mondo

Parla apertamente della possibilità di recessione Bank of America evidenziando il cambiamento di sentiment intorno all’economia in senso generale, con un possibile vincitore che, secondo l’importante banca Usa dovrebbe essere costituito dal settore crypto, il quale potrebbe garantire delle performance migliori rispetto al settore azionario.
Dichiarazioni maggiormente apprezzabile considerando la provenienza, ovvero una Banca mai troppo tenera con il settore digitale.
Bitcoin e altre criptovalute potrebbero sovra-performare le obbligazioni e le azioni in una potenziale recessione, ha dichiarato Michael Hartnett, capo stratega degli investimenti di BofA.
In una recente nota, ha sostenuto che la nuova politica della Federal Reserve degli Stati Uniti potrebbe spingere il paese e la maggior parte del mondo in un tale stato economico.
La Banca Centrale degli Stati Uniti ha cambiato il suo atteggiamento all’inizio del 2022.
Ciò significa che dopo aver più che raddoppiato il suo bilancio dal marzo 2020, a seguito degli effetti scaturiti dalla pandemia, la Fed ha deciso di iniziare a ridurlo, con alcuni rapporti che suggeriscono che potrebbe presto liberarsi di attività fino a 95 miliardi di dollari al mese.
Secondo le analisi fornite dalla Banca Usa “il quadro macroeconomico si sta deteriorando velocemente” e potrebbe portare ad una recessione per la più grande economia del mondo.
In questo scenario nefasto per i mercati, Bitcoin e le crypto potrebbero fare da contraltare in particolare in una situazione di inflazione prolungata, sempre che riescano a liberarsi della correlazione con il settore azionario, ancora forte.
La genesi dell’avvicinamento al settore crypto da parte di BofA trae le origini nel marzo 2021 quando un primo report dei suoi analisti riportava che il bitcoin è altamente volatile, rendendolo “impraticabile come deposito di ricchezza o meccanismo di pagamento”.
Dalla totale noncuranza ad un’analisi, quindi il primo passo.
Qualche mese dopo il report e in piena estate del 2021 la banca aveva istituito un team di ricerca sulle criptovalute. A seguire il lancio di un servizio di trading di futures su Bitcoin, per concludere, sei mesi dopo le critiche negative, con un nuovo report dove definiva BTC “importante” riferendosi all’intero settore come “troppo grande da ignorare”.
Adesso quasi si riconduce il settore digitale a un’ancora di salvataggio e ad una riserva di valore!