CUBA – CRIPTOVALUTE PER I PAGAMENTI

Anche Cuba dopo El Salvador utilizzerà criptovalute per i pagamenti.

Il governo dell’isola caraibica ha deciso di intervenire cercando di legalizzare e regolamentare l’uso crescente delle criptovalute, visto l’utilizzo via via più evidente da parte dei propri cittadini che li utilizzano sia per aggirare l’embargo statunitense che per aiutare i compatrioti da parte degli esuli cubani in Usa.

I cittadini dei paesi con alti livelli di controllo dei capitali e con elevata inflazione vedono nell’utilizzo dei beni digitali un modo per affrancarsi dalle restrizioni statali, oltre che uno strumento per evitare di sottostare alle regole circa la detenzione di valuta estera.

Proprio perchè si tratta di un paese da sempre estremamente regolamentato in ogni aspetto della vita economica, si è  deciso di intervenire specificando che tali operazioni devono essere controllate dalle autorità statali e non possono coinvolgere attività ritenute illegali a Cuba, aggiunge il documento.

Le criptovalute, infatti, anche a Cuba sono state oggetto di alcune inchieste in passato a causa del loro utilizzo per attività criminose.

La banca centrale ha detto venerdì che sta redigendo le regole per l’uso legale delle valute digitali nelle transazioni commerciali, e di rilasciare licenze per per gli intermediari e gli exchange che vorranno operare a Cuba.

Bitcoin, Ethereum, Litecoin e Tether sono le crypto più utilizzate sull’isola.

Passi avanti quindi nel settore crypto che prendono le mosse dalle proposte presentate al Congresso del Partito Comunista di Cuba (PCC) a maggio, dove si ipotizzava di come le valute digitali avrebbero potuto contribuire ad aiutare il Paese in questi momenti di difficoltà dovuti all’embargo Usa e alla pandemia.

La legge a Cuba in materia di criptovalute dovrebbe essere adottata nei prossimi quindici giorni.