EURO DIGITALE, MOLTI PASSI AVANTI

L’Europa sta lavorando alla progettazione di un euro digitale della banca centrale (CBDC).

La motivazione principale risiede nel mantenere il ruolo della moneta della banca centrale nell’economia, anche se “minacciato dalla rivoluzione digitale“, secondo quanto dichiarato dal Presidente della Banca Centrale Francese Galhau.

Le raccomandazioni della Banca dei regolamenti internazionali che da tempo invita gli Stati a dotarsi di una valuta digitale di stato, sono state colte in Europa soprattutto dalla Francia che, al momento, risulta il Paese europeo più avanzato nella progettazione della valuta digitale.

Da marzo 2020 alla fine dello scorso anno, la Banca Centrale Francese ha condotto nove esperimenti che hanno contribuito a dimostrare come i CBDC possano essere utilizzati per i pagamenti all’ingrosso. Si trattava di pagamenti transfrontalieri e tra valute diverse, nonché del regolamento di titoli.

A distanza di un anno la Banca Centrale Francese ha dichiarato che la prima fase di sperimentazione dell’euro digitale è stata completata e che la seconda inizierà quest’anno. 

In questo senso la Banca centrale europea (BCE) collaborerà con cinque aziende per sviluppare potenziali interfacce utente per l’euro digitale.

L’obiettivo di questo esercizio di prototipazione è quello di verificare la capacità di integrazione della tecnologia alla base dell’euro digitale con i prototipi sviluppati dalle aziende. 

Le transazioni simulate saranno avviate utilizzando i prototipi front-end sviluppati dalle cinque società ed elaborate attraverso l’interfaccia e l’infrastruttura back-end dell’Eurosistema. Non è previsto il riutilizzo dei prototipi nelle fasi successive del progetto euro digitale.

Insieme al team della BCE, le società selezionate si concentreranno ciascuna su un caso d’uso specifico dell’euro digitale:

  • pagamenti online peer-to-peer – CaixaBank;
  • pagamenti offline peer-to-peer – Worldline;
  • pagamenti presso i punti vendita disposti dal pagatore – EPI;
  • pagamenti presso il punto vendita disposti dal beneficiario – Nexi;
  • pagamenti e-commerce – Amazon.

Le aziende sono state scelte tra 54 fornitori di front-end.

La loro selezione fa seguito all’invito di aprile 2022 a manifestare interesse a partecipare all’esercizio di prototipazione. 

Tutte le 54 aziende soddisfano una serie di “capacità essenziali” indicate nell’invito, mentre i cinque fornitori scelti rispondono al meglio alle “capacità specifiche” richieste per il caso d’uso assegnato. La BCE apprezza l’ampio interesse dimostrato per l’esercizio di prototipazione.

L’introduzione della moneta unica europea digitale vede oltre alla Francia, in prima linea Paesi come  Italia, Germania, Olanda e Spagna. 

Secondo il quotidiano tedesco “Handelsblatt”  

“L’euro digitale potrebbe svolgere un ruolo decisivo nel rafforzamento dell’autonomia strategica dell’Unione europea e nella promozione dell’innovazione nel settore finanziario”, e “dietro la spinta dei cinque Paesi dell’Eurozona, c’è il timore che senza un’offerta europea, altre valute digitali possano acquisire importanza in Europa”.

Questa fase di indagine dovrebbe concludersi nel primo trimestre del 2023 con la BCE che provvederà alla pubblicazione dei risultati ottenuti.