FIDELITY AMPLIA L’OFFERTA NEL SETTORE DIGITALE

Fidelity Investments è il quarto gestore patrimoniale a livello mondiale, con oltre 4.500 miliardi di dollari di asset in gestione e ha fondato nel 2018 Fidelity Digital Assets con lo scopo di  fornire servizi di custodia e trading per il Bitcoin.

Da un nuovo rapporto del Wall Street Journal, Fidelity sta pianificando di offrire servizi per la custodia e il trading di Ethereum e altre criptovalute. 

Per questo motivo attraverso Fidelity Digital Asset Services LLC, sta cercando di assumere 110 lavoratori tecnologici con esperienza in blockchain, tra cui sviluppatori e ingegneri, e 100 specialisti del servizio clienti. 

Queste nuove assunzioni dovrebbero contribuire a costruire l’infrastruttura necessaria per supportare i servizi Ethereum.

Il rapporto arriva un mese dopo che Fidelity Investments ha annunciato che offrirà agli investitori la possibilità di includere il Bitcoin nei loro conti pensionistici 401(k), con un’allocazione massima del 20% e dopo che il gruppo con sede a Boston ha listato due ETP (che sono poi ETF mono-asset) sulla Borsa di Zurigo. 

La quotazione prevede la replica fisica di Bitcoin e dunque acquisti spot direttamente a mercato per il fondo. 

Fidelity ha evidenziato una notevole apertura verso i servizi digitali rispondendo all’enorme crescita della domanda di esposizione da parte dei suoi clienti verso gli asset digitali in vari settori demografici. 

Fidelity Digital Assets trasferirà anche i dati e le applicazioni della piattaforma nel cloud per fornire transazioni più rapide, supporto al trading 24/7 e sicurezza di livello istituzionale. L’entità costruirà inoltre strumenti di conformità e di rendicontazione fiscale.

Molto interessante la reazione del presidente di Fidelity Digital Assets Tom Jessup, il quale circa la richiesta di commentare la recente flessione del mercato innescata dal crollo del protocollo Terra ha dichiarato al WSJ: 

“Stiamo cercando di costruire un’infrastruttura per il futuro perché misuriamo il successo su anni e decenni, non su settimane e mesi”.