GLI USA STUDIANO IL DOLLARO DIGITALE

Non poteva mancare la Banca Americana che sta andando avanti con gli studi circa l’emissione del dollaro digitale, promettendo un documento di discussione questa estate, mentre cerca di garantire una “migliore comprensione” delle opportunità e dei rischi associati a un dollaro digitale.

In un breve discorso video, il presidente della Fed Jerome Powell dice che la banca centrale sta approfondendo i “CBDC” da diversi anni, concentrandosi su se e come un dollaro digitale potrebbe migliorare un

“sistema di pagamenti nazionali statunitensi già sicuro, efficace, dinamico ed efficiente”

Powell alla stregua di quanto sta succedendo in Europa – dove il Consiglio Europeo circa lo studio dell’euro digitale, vuole garantire lo stesso livello di sicurezza del sistema bancario, preservando quella coesistenza con i sistemi attuali e con il denaro contante – sottolinea che:

“è importante che qualsiasi potenziale CBDC possa servire come un complemento, e non una sostituzione, del contante e delle attuali forme digitali private del dollaro”.

L’atteggiamento del presidente Powell rispetto a questa novità risulta estremamente  misurato, dicendo che il documento di discussione di questa estate è l’inizio di un “processo ponderato e deliberativo”.

Nel contempo Powell rivendica un ruolo primario degli Usa :

“A prescindere dalla conclusione che alla fine raggiungeremo, ci aspettiamo di giocare un ruolo di primo piano nello sviluppo di standard internazionali per le CBDC, impegnandoci attivamente con le banche centrali di altre giurisdizioni, nonché con i regolatori e le autorità di vigilanza qui negli Stati Uniti durante tutto il processo”, dice il presidente.

Non dimentichiamo che ci sono nazioni molto avanti con l’introduzione della propria moneta digitale. In Cina dopo i test in varie città, la moneta digitale sarà accessibile a breve su tutto il territorio nazionale e anche agli stranieri durante i giochi invernali del 2022 – che si terranno proprio a Pechino.

In Inghilterra la Banca Centrale  ha creato una task force per studiare la fattibilità della propria moneta digitale, oltre a determinare eventuali punti di forza e di debolezza.

La Norvegia dal 2018 sta studiando questa possibilità e attraverso la Norges Bank ha considerato il lancio di una propria criptovaluta nazionale con l’obiettivo di “garantire la fiducia nella moneta e nel sistema monetario”.

La Svezia sta testando una corona elettronica digitale, con l’obiettivo di metterla in circolazione entro pochi anni.

E Bahamas è già partita con il “sand dollar”.