MESSICO, DIVERSE INIZIATIVE PER PROPORRE BITCOIN COME VALUTA LEGALE

L’iniziativa di approvare Bitcoin come valuta legale oltre all’acquisto di numerosi Bitcoin da parte di El Salvador ha comportato una serie di iniziative che si sono sviluppate con i proventi della salita della moneta digitale dei mesi scorsi, oltre ad una serie di opportunità che ne sono scaturite. 

El Salvador avrebbe speso una parte delle plusvalenze per costruire un ospedale veterinario ribattezzato “Chivo Pets” come il nome del wallet statale che viene utilizzato ad El Salvador proprio per transare in Bitcoin e che consente gli interventi al prezzo simbolico di 0,25 dollari.

Sembra poi clamoroso il successo dei Bitcoin Bond, i quali potrebbero offrire al paese una via d’uscita dai classici canali di finanziamento tramite obbligazioni.

Pur se mancano ancora tre settimane all’uscita del titolo, sembra aver già raccolto promesse di investimento per tutta la quota che sarà distribuita.

Secondo quanto diffuso dalla stampa USA ci sarebbero già promesse di sottoscrizione per oltre 500 milioni di dollari.

Somma che nessuno poteva ipotizzare quando si è pensato ai Bond espressi in valuta digitale e che fa strizzare l’occhio alla possibilità di decuplicare il monte di denaro che verrà raccolto tramite queste raccolte.

Spostandoci sempre in America Latina, l’iniziativa di Bukele trova proseliti in Messico tanto che c’è chi vorrebbe Bitcoin come l’alternativa legale alla moneta ufficiale, pur se questa possibile evoluzione sia distante dalla realtà, ma rende l’idea di come comunque la criptomoneta abbia trovato consensi sempre più evidenti anche tra coloro deputati a prendere le decisioni. 

E’ Indira Kempis, la senatrice dello stato di Nuevo Leon, che sta portando avanti l’idea di Bitcoin a corso forzoso da affiancare prima e sostituire poi il peso messicano. La forza delle sue argomentazioni si basa sul fatto che  la sua adozione potrebbe favorire l’inclusione finanziaria globale:

È chiaro che l’esclusione finanziaria è uno dei problemi pubblici che pochi di noi hanno affrontato con alternative praticabili.

Questo tipo di tecnologia rappresenta una reale alternativa, così che milioni di persone possano essere incluse nel sistema finanziario.” 

L’opportunità offerta di poter risolvere il problema della disuguaglianza e dell’inclusione finanziaria attraverso l’utilizzo di Bitcoin è l’idea portata avanti dalla senatrice messicana, in carica dal 20128,  la quale da qualche anno a questa parte promuove attivamente l’industria crypto: 

“Rendere Bitcoin una moneta a corso legale significa creare condizioni di parità per le persone escluse.”

Anche altri senatori messicani, tra cui Eduardo Murat Hinojosa, hanno iniziato a lavorare ad una legislazione cripto-friendly poco dopo l’adozione da parte di El Salvador.

Tuttavia, nell’ottobre dello scorso anno il presidente messicano Andrés Manuel López Obrador ha frustrato l’entusiasmo dichiarando che è praticamente impossibile che il Paese possa seguire l’esempio di El Salvador. 

Un supporto però proviene dall’uomo d’affari e miliardario Ricardo Solinas, fondatore di Grupo Salinas, ha recentemente raccomandato su Twitter di comprare Bitcoin e non venderlo per nessun motivo,  rilasciando dichiarazioni simili anche a fine 2021, quando definì il denaro fiat “soldi falsi fatti di bugie di carta” facendo riferimento alla grande quantità di valuta messa in circolazione impunemente da parte della Federal Reserve.