- 16 Agosto 2021
- Posted by: Cryptovalues
- Category: Cryptovalues News, Dal Mondo, Istituzionali
Due mesi dopo l’appello, del presidente iraniano Hassan Rouhani per la regolamentazione del trading di criptovalute, dove il Presidente aveva affermato durante un incontro dell’Economic Coordination Board che “l’Iran deve legalizzare le criptovalute per preservare e proteggere gli interessi nazionali”, eccoci alla richiesta di uno studio congiunto tra agenzie nei mercati dei capitali e i media con l’obiettivo di stabilire un quadro legale per le criptovalute.
L’amministrazione fiscale nazionale iraniana (INTA) sulla base del fatto che la regolamentazione è fondamentale per la riscossione delle tasse, sta quindi spingendo per stabilire un quadro giuridico per la tassazione delle piattaforme di cripto trading che operano nel paese, chiedendo di tenere traccia delle transazioni.
L’amministrazione fiscale mette anche in guardia contro l’imposizione di misure eccessivamente rigorose per quanto riguarda gli scambi di criptovalute, in quanto ritiene che avrebbero “effetti inversi” e creerebbero le condizioni per la formazione di un mercato nero.
Allo stesso tempo, l’INTA sottolinea che i regolamenti devono prevedere sanzioni per le entità che si rifiutano di fornire i registri dei loro utenti.
L’agenzia fiscale iraniana ha preparato tre regimi fiscali che possono essere applicati alle piattaforme di trading di valuta digitale – “tassa sul guadagno di capitale, tassa a base fissa e tassa professionale”, anche se la proposta al momento non ha elaborato i meccanismi di tassazione precisi per gli exchange.
L’idea sottesa da parte degli operatori iraniani prevede la regolamentazione allo scopo di consentire la tassazione, misura che presto verrà attuata tra i paesi maggiormente protesi al futuro e più consapevoli che beneficeranno quindi di entrate fiscali dapprima non previste.