- 19 Agosto 2022
- Posted by: Cryptovalues
- Category: Banca, Banche Centrali, Cryptovalues News, Dal Mondo, EU Law

A giugno dello scorso anno la Banca d’Israele aveva annunciato di avere un progetto pilota sulla valuta digitale che a ottobre ha avuto un’accelerata sulla base del crescente utilizzo dei pagamenti digitali, verificatosi con la pandemia, saliti del del 4,5% a 15 miliardi di dollari nel 2021 e con la scelta della blockchain di Ethereum per realizzare un eventuale shekel (la valuta ufficiale d’Israele).
La dichiarazione del Presidente della Banca d’Israele Andrew Abir ha fugato ogni dubbio circa la possibilità che la moneta avrebbe messo da parte le Banche:
“Nessuna banca centrale progetterebbe una valuta digitale per eliminare le Banche, le quali rimangono parte integrante di qualsiasi sistema di pagamento”.
Il progetto è andato avanti e si è pensato di creare una collaborazione con un’altra entità di pari lignaggio, infatti La Banca d’Israele sta testando la fattibilità di un CBDC con la banca centrale di Hong Kong.
Al momento del lancio, nel terzo trimestre di quest’anno, il progetto che vedrà anche la collaborazione della Banca dei Regolamenti Internazionali, utilizzerà un approccio a due livelli.
Ciò significa che la CBDC sarà trasferita ai consumatori attraverso gli intermediari finanziari dopo essere stato emessa dalla Banca centrale
Bank of Israel ha dichiarato che il test sarà protetto dalla cybersecurity e che, secondo l’approccio proposto, gli intermediari non avranno alcuna esposizione finanziaria rispetto ai clienti che conservano o trasferiscono denaro digitale, con conseguente riduzione dei rischi e delle spese.
La differenza rispetto a progetti simili deriva proprio dal fatto che di solito le banche distribuiscono il denaro della Banca Centrale alla popolazione.
Anche nei sistemi di pagamento digitali, il trasferimento di denaro da una parte all’altra espone tipicamente gli intermediari che partecipano alla transazione, al rischio finanziario, anche se per un breve periodo.
In questo progetto si andrà a stabilire la sostenibilità di un’architettura a due livelli in cui gli intermediari sono “privi di esposizione”.
Israele e Hong Kong valuteranno inoltre, nell’ambito dei loro test, se questo rende il Paese meno suscettibile agli attacchi informatici.
Proseguono quindi gli sforzi di molti Paesi per costruire l’infrastruttura necessaria allo sviluppo delle proprie monete digitali e ricordiamo, che, recentemente la Banca Centrale della Giamaica ha ufficialmente riconosciuto la moneta digitale della banca centrale (CBDC) come moneta a corso legale, diventando il primo Paese a farlo.