J.P. MORGAN SEMPRE PIU’ VERSO BITCOIN ED ETHEREUM

Sul periodo fertile delle criptovalute si è espressa anche J.P. Morgan che sembra sia rapidamente diventato uno dei più importanti sostenitori delle monete digitali.

In un recente report ha ammesso che gli investitori istituzionali hanno oggi più appetito per bitcoin che nei confronti dell’oro, che è l’investimento classico nelle presenti condizioni di mercato, con inflazione molto alta e con l’incertezza sul futuro della produzione industriale mondiale.

Condizioni che scatenano, tra gli investitori istituzionali e tra quelli retail, la corsa all’oro e a bitcoin che è schizzato al rialzo (a parte l’ultimo drammatico fine settimana).

Gli analisti ritengono che il giusto valore di bitcoin risulti di 35.000 dollari, determinato sulla base del modello di prezzo dell’azienda, tuttavia ritengono che, permanendo queste condizioni di volatilità, un target potrebbe essere rappresentato dai 73.000 dollari, non credendo a obiettivi di prezzo più elevati nell’immediato.

J.P. Morgan si è espressa anche  su Ethereum, la seconda criptovaluta più preziosa al mondo, la quale potrebbe essere la scommessa migliore quando i tassi di interesse cominceranno a salire (potrebbe essere imminente l’inizio della politica restrittiva da parte della Fed).

Gli analisti della Banca Usa hanno recentemente affermato che il crescente numero di utilizzo di ethereum – prestiti peer-to-peer, NFT, giochi, stablecoins – dovrebbe aiutare a mantenere il suo valore in un clima di aumento dei tassi di interesse e si spingono oltre, ritenendo Ethereum addirittura più “sicuro” di bitcoin, ma stiamo parlando di crypto, quindi la volatilità fa parte del gioco.

A testimonianza della validità dell’analisi, ethereum ha appena segnato un massimo a livelli mai raggiunti prima, da tre anni, nella coppia contro bitcoin.