- 21 Giugno 2021
- Posted by: Cryptovalues
- Category: Cryptovalues News, Dal Mondo, exchange, Istituzionali
La quotazione in Borsa di Coinbase non rappresenterà un unicum nel settore.
Abbiamo accennato alla possibilità concreta che Kraken possa essere il prossimo exchange a sbarcare a Wall Street dalla porta principale.
Parliamo di uno dei principali exchange di criptovalute americani, che attraverso il suo Ceo Jesse Powell, ha confermato questa possibilità con l’avvio dell’espletamento di tutte le attività e le formalità che precedono un’operazione così importante.
L’obiettivo risulta essere pronti per la seconda metà o al massimo per la fine del 2022.
La rotta da seguire sarebbe quella di un direct listing tramite IPO, anche se i dettagli non sarebbero ancora stati definiti.
Kraken oltre alla sua attività di intermediazione con oltre 6 milioni di clienti che gli consentono di essere il quarto più grande exchange per volume di trading, da tempo partecipa allo staking degli ETH per la Beacon Chain di Ethereum 2.0. offrendo la possibilità di immobilizzare a tempo indeterminato i token e ricevere in cambio dei guadagni.
La società ha da tempo in corso delle trattative con investitori per consentirgli di raccogliere fondi allo scopo di avvicinarsi a un valore di circa 20 miliardi di dollari, che non saranno i 60 miliardi attuali di Coinbase, ma che rappresentano una somma assolutamente ragguardevole.
E qualcuno tra gli Istituzionali ha compreso le potenzialità del business, tanto che ha concretizzato la trattativa per acquisire una partecipazione nell’exchange: parliamo dell’investment trust da 5,2 miliardi di dollari “RIT Capital Partners”.
Il trust londinese, noto in precedenza come Rothschild Investment Trust, è legato alla famiglia inglese dei Rothschild RIT Capital Partners, ed è un fondo di investimento britannico fondato nel 1961 dal quarto barone Rothschild, Jacob Rothschild che investe in azioni ed in progetti speciali.
Quotato alla Borsa di Londra, ha visto il prezzo delle sue azioni raggiungere il suo massimo storico, pochi giorni fa, ad oltre 2.500 sterline e con una crescita nei primi mesi dell’anno in corso di circa il 20%.
Non è nota al momento l’entità della partecipazione ma rappresenta un ulteriore avvicinamento della finanza tradizionale alle monete digitali.