LA REGOLAMENTAZIONE DISINCENTIVA LE FRODI NEL SETTORE DELLE CRYPTO

La regolamentazione riduce la criminalità e il cantone di Zugo (Svizzera) accetta pagamenti di tasse in criptovalute

Il report annuale di Chainalysis evidenzia che le entrate derivanti dalla criminalità crypto sono diminuite di oltre la metà nel 2020. I criminali informatici hanno incassato circa 5 miliardi di dollari in meno rispetto agli oltre 10 miliardi ottenuti nel 2019.

La crescente regolamentazione ed una serie di processi di conformità posti in essere dagli exchange disincentivano sempre più l’utilizzo delle criptovalute per scopi fraudolenti.

L’aumento degli interventi normativi accresce quindi l’appeal nei confronti delle cripto e in Svizzera, dopo Chiasso e Zermatt, anche il cantone di Zugo accetta il pagamento delle tasse in bitcoin ed Ethereum, grazie ad un accordo con Bitcoin Suisse AG che si assumerà il rischio derivante dalla volatilità delle criptovalute, mentre al cantone di Zugo arriveranno esattamente le tasse fatturate in franchi svizzeri. Il tutto con una commissione del 1 %.

Dopo Miami oltreoceano, la Svizzera si mostra come un luogo dove le criptovalute sono accettate, disciplinate e incoraggiate.

Chainalysis-Crypto-Crime-2021