LA REPUBBLICA CENTRAFRICANA ADOTTA BITCOIN COME MONETA LEGALE

Confermate le notizie circa l’adozione da parte della Repubblica Centrafricana  di Bitcoin come moneta legale. 

Dopo notizie che si alternavano nella veridicità arriva l’ufficialità di un nuovo Paese che adotta Bitcoin a corso forzoso.

Parliamo di uno Stato piccolo e indubbiamente molto povero come la  Repubblica Centrafricana.

E’ il 180° paese al mondo per reddito pro capite, la cui valuta è l’ex Franco Coloniale, una moneta in cambio fisso con l’Euro la cui convertibilità è garantita dalla Banca Centrale della Francia. 

Aggiungiamo che il Paese non è dotato di banca centrale ma la condivide con altri paesi con la sede centrale che è nella capitale del Camerun. 

Non si pensava all’adozione come moneta legale  in quanto tra le notizie diffuse in prima istanza si parlava di costruzione di infrastruttura  che avrebbe permesso al paese di utilizzare le cripto all’interno di confini legali certi. Invece ieri quasi sorprendentemente un documento firmato dal governo della Repubblica ha parlato di valuta avente corso legale, dissipando vari dubbi (qualcuno in realtà rimane…). 

Non crediamo che il Paese abbia una cultura crypto simile al primo Paese che ha intrapreso questo cammino (El Salvador) e non crediamo abbia un wallet autonomo, però al netto delle perplessità, rimane un’ottima notizia per Bitcoin.

Il primo Stato Africano a compiere questa iniziativa ha una popolazione di quasi 5 milioni di abitanti, è il “secondo paese meno sviluppato al mondo”.

Tra le motivazioni per cui il Governo ha votato all’unanimità il provvedimento da un lato la volontà di affrancarsi dal franco CFA e poi l’obiettivo di di poter facilitare le rimesse, una fonte vitale di reddito nazionale, utilizzando soluzioni senza l’intermediazione delle banche. 

Curiosità da evidenziare è il livello di inflazione della Repubblica Centrafricana pari al 4,8%, valore è ben al di sotto degli attuali valori che stanno caratterizzando anche i Paesi più sviluppati.

L’ex premier Ziguelè ha affermato che la mossa lascerebbe i cittadini liberi di effettuare transazioni crypto “senza restrizioni“, indipendentemente dal fatto che siano eseguite da aziende o privati. La legge, ha aggiunto il politico, prevede anche che “le transazioni in criptovalute non siano soggette a tassazione“.