- 16 Febbraio 2022
- Posted by: Cryptovalues
- Category: Cryptovalues News, Dal Mondo, Settore Imprese

Era ottobre dello scorso anno quando veniva approvato il primo ETF su Bitcoin basato sui futures di Proshares (BITO).
Per gli investitori è stata una vittoria parziale perchè molti avrebbero voluto un ETF basato su Bitcoin come sottostante e non sui futures di Bitcoin.
La mancata approvazione da parte della SEC ha trovato la sua ragione nell’eccessiva volatilità del prezzo di Bitcoin con gli eventuali rischi di manipolazione del mercato, i quali però sono presenti anche nel mercato dei futures.
Non ci sono quindi novità rilevanti circa la richiesta di Grayscale di trasformare il Grayscale Bitcoin Trust in ETF da quotare in borsa che contiene attualmente asset per 26 miliardi di dollari.
La SEC ha rinviato la richiesta avanzando gli stessi dubbi di rischi circa la manipolazione del mercato e le attività di frode.
Ma non sono sempre negative le risposte della SEC, la quale ha approvato uno strumento proposto da Valkyrie: il Bitcoin Miners ETF il cui ticker sarà WGMI, un acronimo che sta per We’re gonna make it risulta rappresentativo dalle azioni tra le principali mining farm di Bitcoin quotate in borsa.
Nel paniere di questo exchange traded fund ci sono alcune tra le più importanti aziende dedite al mining di Bitcoin, nello specifico, aziende che usano per il 77% della loro produzione energia rinnovabile. Non c’è quindi una esposizione diretta su Bitcoin.
Un progetto simile ha ottenuto l’approvazione dell’organismo di controllo Usa e riguarda proprio Grayscale, la quale ha lanciato un ETF che traccia l’andamento di alcune delle più importanti aziende di finanza, tecnologie e asset digitali.
Si chiama Grayscale Future of Finance Index (GFOF) ed è stato lanciato lo scorso 1 febbraio.
In attesa di ETF basato su Btc come sottostante, proseguono e vengono apprezzati progetti che vedono protagoniste società che operano nel digitale e che incontrano i favori di un pubblico sempre più variegato.