- 11 Giugno 2021
- Posted by: Cryptovalues
- Category: Banche Centrali, Cryptovalues News, Dal Mondo, Rapporti Istituzionali
Stiamo seguendo da tempo le continue richieste di grandi banche degli States alla Securities and Exchange Commission (SEC), ente federale statunitense preposto alla vigilanza della borsa valori, di poter emettere Etf su crypto.
La volontà degli istituzionali di entrare nel mercato delle monete digitali continua ad essere dominante.
Risulta assai recente la notizia secondo cui Fidelity, tra le più importanti società di gestione di fondi, che opera da oltre 40 anni su tutti i mercati finanziari internazionali nell’ambito del risparmio gestito, ha chiesto alla SEC, di poter emettere un proprio ETF su Bitcoin.
Non si tratta della prima richiesta a cui l’autorità statunitense dovrà rispondere, infatti, a fine febbraio Morgan Stanley, famosa e storica banca d’affari, inoltrò analoga richiesta attraverso la “New York Digital Investment Group” con l’obiettivo di vendere al pubblico azioni con prezzo assimilabile al bitcoin.
Anche BNY Mellon, la più antica banca americana si è esposta in tal senso con una richiesta di emissione.
La decisione della SEC sul tema ETF era prevista lo scorso 15 marzo, ma è stata procrastinata al 17 giugno, sebbene non sia escluso che ci possa essere un nuovo rinvio con lo scopo di prendere ulteriore tempo.
In attesa anche VanEck che ha scelto l’exchange Gemini come custodian dei BTC che saranno acquisiti per sostenere l’ETF poichè, chi vuole creare un ETF su bitcoin deve assicurarsi non soltanto di avere sufficienti BTC in cassa, ma anche di conservarli con cura.
Sono varie ed in antitesi le teorie circa la risposta attese dall’autorità di controllo.
C’è chi come Nate Geraci, President dell’azienda ETF Store, che propende per una risposta negativa, considerando che questa richiesta non rappresenta una priorità per la Sec.
Al contrario, l’analista di Bloomberg Eric Balchunas ritiene plausibile una risposta positiva in quanto è aumentata a dismisura l’adozione delle crypto da parte degli Istituzionali e l’approvazione nel vicino Canada di Etf su bitcoin (il primo exchange-traded fund su Bitcoin, ha visto i suoi asset under management raggiungere 1,1 miliardi di dollari, di cui circa 500 nella sua prima settimana di attività) e da poco anche su ETH (tre istituzioni finanziarie hanno ricevuto l’approvazione dal regolatore canadese per lanciare ETF su Ether) rappresenta un precedente di cui bisogna tenere conto.
L’argomento si fa sempre più interessante e cattura l’attenzione di sempre più player: notizia di settimana scorsa è l’emissione di un Etf su litecoin quotato alla borsa di Francoforte.