- 8 Luglio 2022
- Posted by: Cryptovalues
- Category: Banca, Cryptovalues News, Dal Mondo, EU Law, Istituzionali

Fa sorridere, ma mentre c’è stata l’ennesima bocciatura da parte della Securities and Exchange Commission statunitense dell’ETF spot sul Bitcoin di Grayscale per la trasformazione del suo trust in un ETF Bitcoin Spot, in Europa Jacobi Asset Management lancerà il Jacobi Bitcoin ETF sulla borsa Euronext di Amsterdam.
C’è da dire che però negli Usa sentiremo ancora parlare di questo argomento perchè la risposta all’ennesimo grande rifiuto sarà rappresentata da una causa legale avviata da Grayscale e che potrebbe costringere SEC a spiegare pubblicamente cosa c’è dietro questi reiterati rifiuti.
Il lancio dell’ETF da parte di Jacobi avviene in concomitanza con l’approvazione da parte dell’UE di regole più severe in materia crypto con l’introduzione di norme maggiormente pervicaci contro il riciclaggio di denaro (AML) la cui diramazione risulta l’espansione della “regola del viaggio” che rende obbligatorio per le piattaforme di criptovalute la raccolta di informazioni circa le transazioni e la verifica dell’identità dei clienti.
Il prodotto è in linea con la domanda da parte degli investitori istituzionali che cercano di diversificare i loro portafogli aggiungendo Bitcoin e altri asset digitali.
Jacobi Asset Management ha rivelato che la società applicherà una commissione di gestione annuale dell’1,5% per fornire l’accesso agli investimenti in ETF spot agli investitori istituzionali e professionali e il fondo sarà negoziato con il ticker BCOIN.
Interessanti le dichiarazioni del CEO Jamie Khurshid, il quale ha dichiarato: “L’ETF Jacobi Bitcoin consentirà agli investitori di accedere alle performance sottostanti di questa entusiasmante asset class attraverso una struttura di investimento consolidata e affidabile”. E circa le partnership ha detto:
”Siamo felici di collaborare con partner di prima fascia come Fidelity Digital Asset e Flow Traders, che ci hanno supportato dalla nascita e che sono una parte fondamentale di questa prima volta in Europa, mentre quotiamo il prodotto all’Euronext di Amsterdam”.
In Europa terreno fertile quindi per l’Etf fisico di Bitcoin mentre negli Usa VanEck prosegue nel suo tentativo di approvazione con l’inoltro di nuova documentazione all’authority che si occupa della vigilanza dei mercati USA che però resta rigida circa la sua posizione.