- 23 Giugno 2022
- Posted by: Cryptovalues
- Category: Banca, Banche Centrali, Dal Mondo, Istituzionali

Il Parlamento giapponese ha approvato una legge per regolamentare le stablecoin allo scopo di contenere i rischi per il sistema finanziario e per rafforzare le tutele per gli investitori.
Secondo la nuova legge assimilabile a quella dei servizi di pagamento, le stablecoin potranno essere emesse da banche e intermediari finanziari autorizzati, oltre che da trust che dovranno garantire la pronta convertibilità, a richiesta, della valuta.
Gli intermediari saranno tenuti a registrarsi per i loro servizi e ad adottare misure di monitoraggio e antiriciclaggio più severe rispetto al passato.
Il governo intende definire nel dettaglio i termini richiesti e renderli noti nelle sue linee guida e in altri mezzi.
A preparare la legge sarebbe stata la locale commissione finanziaria, il cui progetto era stato impostato nel 2021, ma ora, vista la situazione, si vuole accelerare.
Le restrizioni sono concepite proprio per offrire maggiore tutela agli investitori allo scopo di evitare che si ripeta quanto abbiamo visto con Terra Luna.
La nuova legge giapponese è in linea con la tendenza in atto tanto negli Stati Uniti quanto in Europa.
Tuttavia, sembra che la legge giapponese sia molto più severa di quelle di altri Paesi.
Tra i motivi che hanno scatenato il contraddittorio l’aver imposto restrizioni all’ingresso di stablecoin straniere, perché per emetterle in Giappone è necessario che un’organizzazione si costituisca come emittente e gestisca asset di riserva, come il dollaro.
Quanto successo nell’ultimo periodo non ha lasciato insensibili i burocrati giapponesi che dimostrano un controllo capillare del settore.
Anche in Europa si sta discutendo a livello pubblico della possibilità di intervenire sul settore, ma non sono noti i tempi.