OLTRE AL METAVERSO VI E’ DI PIU’…

Oltre al Metaverso vi è di più: nuovi e concreti scenari di business sono imminenti in Europa con la dematerializzazione degli strumenti finanziari su DLT

Mentre molti commentatori nell’ecosistema crypto si accalorono sul così detto metaverso (il termine fu coniato da Neal Stephenson in Snow Crash (1992) (n.d.r. a dimostrazione della grande novità del tema!), libro di fantascienza cyberpunk, in cui il metaverso è definito come una sorta di realtà virtuale condivisa tramite internet, dove si è rappresentati in tre dimensioni attraverso il proprio avatar[1]), intendiamo segnalare come, a nostro avviso, seppur meno ‘tecno-esotico’ e lussereggiante, sia di maggiore rilevanza l’accordo europeo  raggiunto fra la presidenza del Consiglio e i negoziatori del Parlamento europeo un su un regime pilota per le infrastrutture di mercato (finanziarie) basate sulla tecnologia di registro distribuito (“DLT”), ovvero la proposta di “Regulation of the European Parliament and of the Council on a pilot regime for market infrastructures based on distributed ledger technology[2].

Tale regime pilota stabilisce le condizioni per acquisire l’autorizzazione a gestire un’infrastruttura di mercato DLT, definisce quali strumenti finanziari DLT possono essere scambiati e dettaglia la cooperazione tra gli operatori delle infrastrutture di mercato DLT, le autorità nazionali competenti e l’ESMA[3].

Ora, sarà formalmente adottato dal Consiglio e dal Parlamento e sarà poi pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea ed entrerà in vigore dopo venti giorni dalla pubblicazione, ma dispiegherà i propri effetti in tutti i paesi dell’unione solo dopo nove mesi dalla sua entrata in vigore. Questo regime pilota sarà in vigore per tre anni, dopo di che, la Commissione, sulla base dell’advice dell’ESMA, dovrebbe riferire al Consiglio e al Parlamento sui costi e i benefici della sua estensione, modifica o termine.

Ma perché ciò è epocale? Sia concesso un preliminare chiarimento prima di rispondere a tale domanda.

Molti soggetti nella ‘cryptosfera’ sono stati obnubilati nel corso degli ultimi anni da un ‘mantra’ che recitava più o meno così “se si usano le blockchain o le DLT, allora, la normativa esistente che regola i mercati finanziari non si applica”: nulla di più falso! Se si studia e comprende a pieno la falsità di tale assunto e come al settore crypto si applica, invero, il diritto dei mercati finanziari già esistente, ne deriva, pertanto, come solo l’integrazione sistemica, a livello europeo, delle tecnologie blockchain o DLT nei servizi di dematerializzazione degli strumenti finanziari (con conseguenti potenzialità in termi di settlement automatici, di pagamenti programmabili – e, più avanti, di una futura eventuale integrazione anche delle stablecoin e/o central bank digital currencies nei modelli di business) sia un tassello fondamentale per quel cambiamento di paradigma tecnologico (e sociale) dai più auspicato.

Da un lato, stiamo assistendo, di fatto, all’adozione da parte degli intermediari finanziari di una nuova tecnologia nei lori sistemi tecnologici (diciamolo pure, oramai un po’ desueti); dall’altro, alla finanziarizzazione degli operatori crypto che, se vorranno operare nel settore dei security token  in piena legittimità, dovranno avere capitali prudenziali, adeguate strutture di governance, e adottare tutti quei presidi ed istituti elaborati nel corso degli anni dal diritto dei mercati finanziari a tutela dell’investitore e del sistema finanziario nel suo complesso, seppur con dei necessari adattamenti dovuti al cambio tecnologico. Il fatto che ciò stia avvenendo all’interno di una sandbox europea, in costante dialogo con le autorità e con la sacrosanta libertà degli operatori/innovatori di sperimentare, è sicuramente motivo di vanto per le istituzioni continentali.

Nel seno di quanto precede, si inserisce la recentissima notizia di mercato che vede l’investimento del colosso mondiale del settore bancario, Crédit Agricole, nel capitale sociale della start-up italiana, BlockInvest[4].

La soluzione offerta da BlockInvest è una piattaforma blockchain-based pensata per istituzioni finanziarie e gli operatori dei mercati finanziari.

BlockInvest permette di digitalizzare il processo di emissione e di vendita di asset reali come real estate, bond e/o portafogli di non-performing loan (ad esempio, secured, unsecured) grazie all’emissione di sofisticati token sulla blockchain pubblica di Ethereum, in grado di rappresentare lo strumento finanziario tokenizzato.

Questa iniziativa rappresenta il primo investimento da parte di Crédit Agricole in una startup italiana, nonché la conferma del crescente interesse da parte di attori istituzionali verso la tecnologia blockchain e le sue possibili applicazioni in ambito finanziario.

A nostro avviso, l’investimento di Crédit Agricole è solo uno dei molti a venire nel prossimo anno con riferimento all’utilizzo di tali tecnologie da parte degli intermediari vigilati; molti altri epigoni vorranno infatti servirsi del pilot regime europeo per la creazione di insfratrutture volte alla circolazione degli strumenti finanziari su blockchain e/o DLT.

Chi scrive, da amante e fruitore delle tecnologie, spera che arrivino anche i metaversi con livelli di qualità appaganti e costi per le apparecchiature per la  realtà virtuale accessibili dalle masse; ma, nel mentre, si accontenterebbe di vedere – a breve – tutti i nuovi strumenti finanziari emessi circolare su blockchain.

di Andrea Berruto – FinTech Lawyer

[1] Wikipedia, “Metaverse”, <https://en.wikipedia.org/wiki/Metaverse>, 24/12/2021.

[2] Council of the EU – Press release 21 December 2021, Distributed ledger technology: member states endorse agreement reached with European Parliament, <https://www.consilium.europa.eu/en/press/press-releases/2021/12/21/distributed-ledger-technology-member-states-endorse-agreement-reached-with-european-parliament/>, 24/12/2021.

[3] In particolare l’accordo provvisorio tra il Consiglio e il Parlamento è stato raggiunto sulle seguenti questioni principali discusse durante i negoziati:

  1. definizione dell’infrastruttura di mercato DLT.
  2. soglie di ammissione alla negoziazione o alla registrazione su un libro mastro distribuito.
  3. supervisione: le autorità nazionali competenti rimarranno in carica per l’autorizzazione mentre l’ESMA può emettere un parere sulla domanda. L’opinione non sarebbe pubblica e non vincolante, ma sarebbe necessaria una spiegazione nel caso in cui le autorità nazionali competenti decidano di discostarsi significativamente da essa.
  4. protezione dei consumatori: gli operatori DLT dovranno avranno dei meccanismi per gestire i reclami dei clienti e il loro eventuale risarcimento.

[4] BlockInvest, Press release, https://www.blockinvest.it/it/2021/12/21/il-gruppo-credit-agricole-conclude-il-primo-investimento-in-una-start-up-italiana-con-blockinvest/, 24/12/2021.