PASSI IN AVANTI PER L’ EURO DIGITALE

Se i test sullo yuan digitale sono in fase avanzata e attribuiscono al momento un vantaggio davvero importante alla Cina sulla valuta digitale, negli Usa si parla di dollaro digitale e si ipotizzano scenari, ma mancano vere e proprie attività che precedono i test.

In Europa si fanno notevoli passi avanti, tanto che la Banca Centrale Europea sta per iniziare un’indagine di due anni sulle prospettive di lancio di un euro digitale, garantendo una fase di investigazione dove si cercherà di creare una moneta facile e sicura, la quale possa prevenire usi illeciti, e che sappia anche contenere gli impatti indesiderati sulla stabilità finanziaria e sulle politiche monetarie.

Si valuterà inoltre il possibile impatto di un euro digitale sul mercato, identificando le opzioni di progettazione per garantire la privacy ed evitare rischi per i cittadini della zona euro, gli intermediari e l’economia generale. Definirà anche un modello di business per gli intermediari sorvegliati all’interno dell’ecosistema dell’euro digitale.

Alcuni chiarimenti provengono dalle parole del membro del consiglio della Bce Fabio Panetta:

“In termini concreti, questo significa che impegneremo le risorse necessarie per progettare un prodotto commerciabile. Ma la decisione, se emettere o meno un euro digitale, arriverà solo in una fase successiva. E in ogni caso, un euro digitale completerebbe il contante, non lo sostituirebbe”.

Aggiunge poi:

“Il nostro obiettivo è di essere pronti, alla fine di questi due anni, a cominciare a sviluppare un euro digitale, il che potrebbe richiedere circa tre anni”.

Tempi lunghi dove oltre ai dettagli tecnici, l’Unione Europea dovrà anche studiare un quadro normativo adeguato che dovrà coinvolgere anche le autorità nazionali per gli impatti che ne potrebbero derivare.

Infine si studieranno le conseguenze che l’euro digitale avrà sul mercato, concentrando l’analisi anche sui rischi e sulla necessità che la moneta digitale preservi la privacy degli utenti.

Le dichiarazioni della Presidente BCE Christine Lagarde rendono poi l’idea di quanto il progetto sia in stato avanzato:

“Sono passati nove mesi da quando abbiamo pubblicato il nostro rapporto su un euro digitale.

In questo tempo, abbiamo condotto ulteriori analisi, cercato input da cittadini e professionisti e condotto alcuni esperimenti, con risultati incoraggianti. Tutto questo ci ha portato a decidere di fare un passo avanti e avviare il progetto dell’euro digitale.

Il nostro lavoro mira a garantire che nell’era digitale i cittadini e le imprese continuino ad avere accesso alla forma più sicura di denaro, quella della banca centrale”.

Il progetto è saldamente avviato e l’Europa vuole dimostrare di essere al passo con i tempi e non vuole lasciare alla Cina il monopolio della valuta digitale.