PIÙ TRASPARENZA PER STABLECOIN

C’è bisogno di trasparenza nel settore dello stablecoin e l’esigenza si fa sempre più pressante, tanto che un nuovo disegno di legge è stato presentato allo scopo di portare trasparenza in questo mercato che, con i suoi 180 miliardi di dollari, desta più di qualche perplessità per i regolatori, molti dei quali hanno espresso preoccupazioni circa i potenziali rischi di esposizione per l’economia.

La proposta “Stablecoin Transparency Act” richiederebbe agli emittenti di riferire circa le loro riserve e nasce da un’iniziativa di due esponenti repubblicani: si tratta di un  senatore e di un membro del Congresso USA che l’hanno introdotta in Senato giovedì.

Se approvata, la legge avrebbe un impatto significativo sugli emittenti di stablecoin, in quanto imporrebbe dei limiti allo svolgimento della loro attività.

I legislatori stanno cercando di trovare una soluzione che possa contemperare gli interessi dei consumatori e quelli dell’economia, senza soffocare però l’innovazione. Hollingsworth vede la sua legge come un passo nella giusta direzione. 

Circa gli asset che le società emittenti dovrebbero detenere come riserva per procedere con l’emissione degli stablecoin, la proposta prevede che siano ammessi soltanto bond USA con scadenza inferiore all’anno e cash con la possibilità che la consistenza di tali riserve venga controllata periodicamente allo scopo di valutare il rispetto di tali normative. 

Anche se la maggior parte delle stablecoin sono ancorate al dollaro americano, Hollingsworth ha ipotizzato una legge che non abbia una portata limitata e quindi sarà estesa alle diverse valute in cui si stanno emettendo stablecoin. 

Proposta di buon senso che proviene dalla parte politica più incline allo sviluppo del settore.