PROGETTI BLOCKCHAIN, UN’OPPORTUNITA’ ?

Quanti progetti basati su blockchain hanno realisticamente rivoluzionato degli aspetti aziendali o industriali?

Personalmente non ne conosco molti e per questo sento spesso affermare che “la blockchain” non ha mantenuto le promesse e che questo insieme di tecnologie è da relegare tra i progetti falliti dell’industria 4.0.

Niente di più sbagliato.

Verso la fine del 2017 abbiamo assistito alla cosiddetta bolla delle criptovalute (ricordo che la tecnologia blockchain, nell’accezione originale del termine, nasce come base del progetto Bitcoin nel 2008).

La prepotente ondata mediatica conseguente ha fatto si che la FOMO di molti non già addetti ai lavori abbia prodotto come conseguenza un abbassamento del livello qualitativo delle expertises del settore.

In altre parole, schiere di consulenti nei più disparati ambiti, hanno iniziato ad autodefinirsi esperti “blockchain”.

Non bastasse, anche la tecnologia stessa è stata imitata, in peggio, dalle soluzioni esoteriche più disparate. Questo ha alzato un assordante rumore di fondo che ha confuso, o peggio ingannato, le aziende che per prime hanno compreso il potenziale delle soluzioni blockchain.

Abbiamo assistito a malcelati tentativi di proporre blockchain centralizzate più simili a classici database che a soluzioni “trustless”, o alla promessa sterile di risolvere attraverso i registri distribuiti ogni sorta di frizione aziendale ed industriale. Paradossalmente, la maggior parte degli imprenditori che per primi hanno investito nello studio di queste innovazioni, impossibilitati a discriminare il consulente, hanno perso fiducia, tempo e denaro, non per colpa della tecnologia, ma per l’incompetenza e la disonestà di chi li ha ammaliati.

Non è stata una bolla tecnologica, ma una bolla di competenze.

Oggi il mercato, come sempre, ha fatto selezione. Esistono persone e gruppi di lavoro di cultori della materia che, da tempi non sospetti, sono in grado di affiancare chi voglia avvicinarsi a queste innovazioni, che sempre più gridano di non essere ignorate.

Terminato l’edulcorato entusiasmo siamo pronti per questa successiva fase, più consapevole, in cui è imperativo lavorare per far si che la qualità prevalga sull’opportunismo.

La responsabilità di cogliere l’enorme potenziale di questa nascente industria è solo nostra.

Federica Rocco