- 22 Aprile 2022
- Posted by: Cryptovalues
- Category: Banca, Banche Centrali, Cryptovalues News, EU Law

Negli Usa abbiamo assistito negli ultimi mesi a nuovi ingressi nel settore crypto di tutte le Banche più importanti le quali, sollecitate dalle richieste dei propri clienti di offrire servizi e investimenti legati alle criptovalute in modo sicuro e regolamentato, hanno cominciato ad allargare i loro orizzonti e hanno fissato una serie di regole per consentire alla propria clientela di poter accedere alla compravendita di criptovalute.
In Europa la situazione è fertile in egual misura con paesi come Spagna e Portogallo che cercano di tirare le fila e dove la Germania è stata nominata soltanto pochi giorni fa paese più ospitale al mondo per il settore cripto, con una delle banche storicamente legale al territorio che ha mosso i primi passi nell’introduzione di servizi legati alle attività digitali.
Parliamo di Commerzbank, che ha annunciato la sua domanda per la licenza dell’Autorità federale di vigilanza finanziaria (BaFin) del paese per un’attività di custodia di criptovalute.
La Commerzbank ha fatto richiesta all’authority omologa di CONSOB in Germania, del conferimento di una crypto licenza, ovvero di un permesso per le banche (e a qualunque istituzione finanziaria) di operare anche come exchange e quindi offrendo direttamente la compravendita di cripto-asset.
Commerzbank Aktiengesellschaft è la quarta più grande banca della Germania, con sede a Francoforte sul Meno, fondata nel 1870 ad Amburgo e fornisce servizi a quasi 28.000 gruppi di clienti aziendali e quasi 11 milioni di clienti privati e imprenditoriali in Germania.
Richiedendo la licenza per diventare un custode di cripto, si è unita a una lunga lista di istituzioni che cercano di ottenerla.
Secondo il regolatore finanziario, ha già ricevuto 25 domande per la licenza finora e ne ha già approvate quattro.
Nel gennaio 2021, Coinbase è diventata la prima azienda a guadagnare una licenza di custodia di criptovalute in Germania.
Commerzbank è la prima banca ad averne fatto richiesta.
Per comprendere quanto la Germania sia avanti relativamente all’adozione di monete digitali, lo scorso luglio sono stati fatti passi avanti nel ritenere Bitcoin un investimento destinato non solo ad una clientela “sofisticata” e incline al rischio, infatti è stata approvata la legge che consente ai fondi istituzionali tedeschi di detenere fino al 20% dei loro asset in crypto.
In Europa c’è chi manifesta un’apertura davvero decisa verso il futuro e c’è chi resta mestamente indietro.