- 15 Novembre 2022
- Posted by: Cryptovalues
- Category: Cryptovalues News, Dal Mondo

Il commissario della CFTC Christy Goldsmith Romero afferma che l’agenzia ha bisogno di un nuovo modo di categorizzare gli investitori per prepararsi alla nuova vigilanza sugli asset digitali, ora che la Commodity Futures Trading Commission sembra destinata ad assumere la supervisione del trading di criptovalute.
Secondo le parole del commissario Christy Goldsmith Romero.
“Abbiamo un numero maggiore di investitori al dettaglio che entrano nei nostri mercati e che tradizionalmente erano in gran parte istituzionali e include persone normali fino a qualcuno con 10 milioni di dollari” ha detto.
Molto interessante l’idea che sta passando che sarà la Commodity Futures Trading Commission a regolamentare e a vigilare sul settore crypto, a discapito della SEC, vista come “poco indulgente” riguardo le cripto, a differenza del Presidente della CFTC che viene visto negli ambienti cripto come un volto relativamente amichevole nel governo, e Rustin Behnam spesso dice cose che sembrano rafforzare questa opinione, come descrivere la crescita esplosiva del settore come “eccitante” e “affascinante”.
Ma le parole che seguono rappresentano un vero e proprio assist al settore digitale:
“Penso che ci siano alcune persone che desiderano che questa tecnologia scompaia, che si estingua, che vada offshore, ma credo che ci siano diverse ragioni per cui, dal punto di vista degli Stati Uniti, sia importante impegnarsi con l’industria. Dobbiamo porci delle domande difficili per capire se questo è il futuro della finanza e della nostra economia, e potrebbe esserlo”, ha detto Behnam.
Per questo bisogna proporre una nuova definizione di investitore al dettaglio, considerando che l’attuale modo in cui la CFTC pensa a questa tipologia di investitori è “così ampio”, tanto da includere le persone normali fino a qualcuno con 10 milioni di dollari.
L’aggiunta di una nuova categoria potrebbe aiutare l’agenzia a trattare gli utenti regolari di criptovalute in modo diverso rispetto alle grandi istituzioni, e questo significherebbe in genere maggiori limiti e protezioni per i piccoli investitori.
La CFTC sembra quindi essere l’autorità di regolamentazione scelta per il trading di criptovalute, secondo le varie proposte di legge che stanno attraversando il Congresso e che le conferirebbero l’autorità sul mercato spot, ovvero sui mercati in cui i token vengono scambiati tra gli investitori. Tra i legislatori di entrambi i partiti si è sviluppato un consenso per conferire all’agenzia statunitense per le materie prime un nuovo potere di supervisione dei mercati spot degli asset digitali che non sono titoli, tra cui il bitcoin.
Ma non bisogna credere che la CFTC regolerà il settore con un tocco più leggero rispetto alla SEC.
“Saremo stati molto incisivi nell’applicazione delle norme nel settore degli asset digitali”, ha dichiarato il commissario della CFTC Caroline Pham ai partecipanti alla Korea Blockchain Week di agosto.
“Chiunque pensi che la CFTC non sarà dura, potrebbe non aver notato quando abbiamo multato tutte le banche per miliardi di dollari per frode e manipolazione dopo la crisi finanziaria”.