- 15 Ottobre 2021
- Posted by: Cryptovalues
- Category: Banca, Banche Centrali, Dal Mondo, exchange, Istituzionali, Rapporti Istituzionali
Nel corso della settimana scorsa le parole di Jerome Powell, Presidente della della Federal Reserve hanno dato una notevole spinta ai prezzi delle crypto.
Le intenzioni della Banca Centrale Americana si riassumono in una sorta di manifesto che non potrà che portare all’adozione di massa: “We have no intent to ban cryptocurrency” porta con sé il corollario della regolamentazione del settore, soprattutto per quelle valute digitali che ricadono nella definizione di security, oltre che per le piattaforme DeFi e per gli exchange centralizzati, i quali dovranno avere le autorizzazioni della SEC. Questo è quello che ha detto Gary Gensler, capo della SEC.
Ma la sua conclusione circa l’assimilare le criptovalute alle security è avversata dal deputato Tom Emmer, in quanto comporterebbe come conseguenza che non ci sarebbe più posto per gli investitori retail. Questo porterebbe il valore di Bitcoin e delle altre crypto a crollare. Meglio quindi, secondo il politico Usa, che la SEC stia lontano dalle crypto, come ha dichiarato anche Elon Musk qualche giorno fa.
Negli Stati Uniti il dibattito sulla natura delle criptovalute risulta molto acceso, quindi stabilire se sono security o commodity implica trasferire l’autorità su di esse rispettivamente sulla SEC o sulla CFT (Commodity Futures Trading Commission).
Ma la politica americana ha altri seguaci di Bitcoin e la notizia secondo cui la senatrice Cynthia Lummis ha acquistato un controvalore di bitcoin di 100 mila dollari il 16 agosto scorso non può che ritenersi importante perchè nel Parlamento USA una senatrice è pronta a tutelare il mondo delle criptovalute, non appena se ne dovesse presentare la necessità.
Considerando che gli schieramenti politici Usa sono abbastanza netti nelle loro intenzioni con i repubblicani che sembrano voler propendere per un’apertura a Bitcoin, a differenza dei Democratici che, al contrario, risultano oppositori del mondo delle criptovalute, potrebbe risultare una cartina di tornasole circa il futuro del digitale la decisione dell’Autorità di controllo Usa che potrebbe finalmente dare l’ok all’ETF su Bitcoin nei prossimi giorni.
Ed a proposito di questo, sembra manchi solo l’ufficialità, adesso che Bloomberg, uno dei più importanti quotidiani dedicati al mondo della finanza e degli investimenti, ha confermato che mancano pochi giorni all’approvazione del primo ETF basato su Bitcoin con ProShares che risulta la prima ad avere a calendario una decisione in scadenza.
L’appuntamento è per il 18 ottobre.