SI DILATANO I TEMPI PER LA REGOLAMENTAZIONE DELLE STABLECOIN NEGLI USA

Un gruppo bipartisan di legislatori statunitensi ha manifestato la volontà di  concludere un accordo su una nuova legislazione con l’obiettivo di stabilire un quadro normativo per le stablecoin.

Il potenziale accordo dipende in ultima analisi dalla cooperazione tra la presidente della commissione per i servizi finanziari della Camera, la democratica Maxine Waters della California, e il repubblicano della commissione, Patrick McHenry della Carolina del Nord. 

C’è ovviamente diversità di vedute e di atteggiamento da parte delle due fazioni politiche, infatti McHenry ha dichiarato di essere vicini a un accordo, mentre McWaters ha riconosciuto che “ci stanno lavorando”.

Il dibattito sulla regolamentazione delle stablecoin è in gran parte incentrato sull’opportunità di trattare gli emittenti come banche o fondi comuni d’investimento monetari. La proposta di legge avanzata da Waters e McHenry è più favorevole a un trattamento simile a quello delle banche. Questo comporterebbe non solo il rispetto della vigilanza federale, ma anche l’osservanza delle norme sul capitale e sulla liquidità.

La necessità di una regolamentazione deriva dal crollo della stablecoin TerraUSD qualche mese fa e con il temporaneo de-pegging della stablecoin Tether che ne è seguito. 

Sebbene le stablecoin più importanti siano estremamente solide, le autorità temono che i dubbi sul loro sostegno possano causare una corsa alle stablecoin, costringendo gli emittenti a liquidare le loro riserve, esercitando una pressione al ribasso sui prezzi degli asset in altri mercati. 

Di conseguenza sembra evidente la necessità di standard più severi per gli asset utilizzati a sostegno di una stablecoin. In questo modo si suppone che questo ridurrà il rischio di vendite massive di tali asset in caso di crisi. Tra le altre restrizioni vi sarebbe il divieto per le società non finanziarie di emettere tali prodotti e l’imposizione di una più rigida separazione tra società finanziarie e società tecnologiche.

La proposta di legge di Waters e McHenry dovrebbe anche prevedere un ruolo nevralgico per la Federal Reserve. In qualità di regolatore degli emittenti di “stablecoin di pagamento”, avrebbe il potere di far rispettare i requisiti e le restrizioni previste dal disegno di legge.

Circa la tempistica di questa Legge, al momento le discussioni stanno vivendo una pausa che dovrebbe interrompersi dopo le vacanze estive. 

Sembra però che dovrebbe saltare la prima votazione prevista, forse troppo ottimisticamente entro fine anno. Ma i tempi dilatati potrebbero essere favorevoli alla comprensione delle differenti stablecoin, con l’intento di disciplinare un settore da cui derivano grandi ripercussioni su clienti e investitori.