- 2 Novembre 2021
- Posted by: Cryptovalues
- Category: Banca, Banche Centrali, Cryptovalues News, Dal Mondo, Istituzionali
Nel paese secondo in Europa per utilizzo di valute digitali come sistema di pagamenti dietro la Polonia non poteva mancare la regolamentazione per chi offre servizi crittografici.
La Banca di Spagna lo aveva annunciato a giugno che avrebbe presto istituito un registro per regolare l’attività legate agli asset digitali e, dopo mesi di discussioni, è giunto il registro per tutti gli operatori di asset digitali nel paese.
La Spagna ha preso consapevolezza della crescita del settore crypto, considerando che è il primo Paese in Europa per conoscenza del mercato delle criptovalute, con il 18% degli spagnoli che ha nozioni di criptomonete.
Stabilite quindi le linee guida che prevedono l’obbligo di iscrizione nel registro per
“tutti gli individui e le istituzioni che forniscono servizi di cambio valuta virtuale”, come l’acquisto e la vendita di criptovalute e i servizi di custodia.
La peculiarità è che non si fa riferimento solo a società con sede legale in Spagna, ma più genericamente “a chi fornisce servizi nel territorio iberico”.
L’istituzione del registro mira principalmente a combattere principalmente il riciclaggio di denaro e quindi richiede alle Banche che già hanno le loro procedure consolidate di adattarle alle specifiche dinamiche degli asset digitali.
Alcune banche si erano già mosse per non perdere il treno delle criptovalute.
BBVA fornisce servizi di custodia e negoziazione di monete digitali in Svizzera e CaixaBank ha stretto una partnership con Onyze, una piattaforma per la custodia di asset digitali spagnola.