STUDIO DI BASILEA SULLE ATTIVITÀ CRYPTO DETENUTE DALLE BANCHE

Alla fine di giugno, il Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria ha pubblicato una proposta di revisione dei requisiti patrimoniali per le esposizioni al rischio delle attività cripto, compresi i titoli tokenizzati.

Alcune questioni sono risultate particolarmente problematiche, tra cui quella secondo cui le banche dovrebbero giustificare i requisiti patrimoniali aggiuntivi che deriverebbero dalla partecipazione in crypto asset.

La ratio di queste norme indubbiamente “severe” risulta quella di evitare situazioni incresciose come quella che ha determinato la crisi finanziaria del 2008 – e quindi sono stati definiti requisiti patrimoniali importanti per le valute non garantite come il bitcoin e l’ether, nonché per le stablecoin algoritmiche.

Per contro le Banche ritengono che i rischi legati alle nuove tecnologie siano già coperti dai sistemi di gestione del rischio esistenti inseriti in un quadro estremamente prudenziale.

Secondo i dati recentemente pubblicati dal Basel Committee on Banking Supervision, le criptovalute detenute dalle banche potrebbero essere solo lo 0,01% dell’esposizione totale al rischio e le maggiori banche del mondo sono esposte per circa 9,4 miliardi di euro (9 miliardi di dollari) di asset in criptovalute. 

I dati sono in realtà parziali dato che non riguardano tutte le banche, ma soltanto quelle che vi hanno voluto prendere parte. L’esposizione riguarda principalmente servizi alla clientela che coinvolgono bitcoin (btc) ed ether (eth), rappresenta lo 0,14% dell’esposizione totale al rischio delle 19 banche che hanno inviato i dati, o appena lo 0,01% di tutte le banche, e l’indagine – la prima del suo genere – è destinata ad avere un chiaro impatto sulla politica.

Le cifre sono dominate dai servizi che le banche forniscono ad altri, come la custodia, la compensazione e il market making. Solo poche banche sono coinvolte direttamente nella detenzione o nel prestito di criptovalute. Ovviamente per quanto concerne le esposizioni siamo 90% per Btc ed Eth, ma è interessante notare il 2% di Polkadot, l’1% per Cardano e Solana.