SVIZZERA, RACCOLTA FIRME PER REFERENDUM SU BITCOIN

2B4CH società no profit svizzera specializzata in blockchain e criptovalute ha proposto di indire un referendum per richiedere l’approvazione del Bitcoin nella Costituzione Federale del Paese elvetico e renderlo uno degli asset di riserva del paese.

L’iniziativa popolare dovrebbe raccogliere, secondo le previsioni, 100 mila firme per dar luogo all’introduzione di Bitcoin nell’articolo 99 clausola 3 della costituzione federale svizzera.

Si fa affidamento sul fatto che il Paese è pieno di appassionati di monete digitali e anche sulle notevoli aperture del governo elvetico nei confronti delle criptovalute.

Ricordiamo che in alcuni cantoni del Paese è possibile pagare le tasse in Bitcoin e antesignani in questa iniziativa sono state Chiasso e Zermatt.

A febbraio anche il cantone di Zugo ha aperto al mondo crypto, offrendo la possibilità di rifondere in bitcoin i servizi comunali nel limite di 100mila franchi.

E ancora, qualche mese fa, il Gran Consiglio del Canton Ticino ha approvato un progetto pilota che consentirà il pagamento in bitcoin di alcune imposte da parte dei cittadini verso lo Stato.

Terreno fertile per le crypto anche per società private come Axa che inizierà ad accettare in Svizzera il pagamento dei premi assicurativi, da parte dei propri clienti, anche in Bitcoin.

Ed infine, l’ennesima apertura a settembre con la FINMA (l’Autorità svizzera di vigilanza dei mercati finanziari) che ha approvato il primo fondo crypto del paese, dopo aver autorizzato il SIX Swiss Exchange a lanciare un marketplace di asset digitali

Yves Bennaim, fondatore e presidente di 2B4CH, ha spiegato che, se anche la raccolta firme non dovesse avere il successo sperato, l’iniziativa accrescerà comunque la consapevolezza del grande pubblico verso il settore cripto.