TERRENO SEMPRE PIÙ FERTILE IN GERMANIA PER LE MONETE DIGITALI

Qualche mese fa la Germania decise di prendersi il podio dell’apertura in Europa rispetto al mondo delle valute digitali. Supportata dalla Bafin, autorità di controllo tedesca assimilabile alla Consob, la quale sollecita l’innovazione blockchain nel paese predicando nel contempo la massima cautela relativamente agli investimenti digitali

A luglio sono stati fatti passi avanti nel ritenere Bitcoin un investimento destinato non solo ad una clientela “sofisticata” e incline al rischio, infatti è stata approvata la legge che consente ai fondi istituzionali tedeschi di detenere fino al 20% dei loro asset in crypto. 

Gli Spezialfond, o “fondi speciali” risultano accessibili solo a investitori istituzionali come fondi pensione e fondi di assicurazioni, i quali gestiscono masse per un valore di circa 1.800 miliardi di euro. 

Ma la volontà di guardare al futuro non si è fermata e adesso le Sparkasse tedesche, simili per struttura alle Casse di Risparmio italiane, dovrebbero offrire dai primi mesi del 2022 servizi di trading e acquisto di Bitcoin ed Ethereum per il 2022 e questo attraverso i conti correnti dei clienti. 

Il progetto deve ottenere l’autorizzazione dei comitati delle Sparkasse all’inizio del prossimo anno, allo scopo di consentire il lancio successivamente di un wallet e un exchange di criptovalute interni.

La notizia, se confermata, potrebbe essere dirompente perchè queste banche hanno oltre 50 milioni di clienti e sono considerate il banking di base per la prima economia Europea. 

In questo modo di otterrebbero due vantaggi, il primo di poter beneficiare delle commissioni di negoziazione delle transazioni e il secondo di avvicinare la propria clientela alle monete digitali aprendo a nuovi servizi.