- 23 Febbraio 2022
- Posted by: Cryptovalues
- Category: Cryptovalues News, Dal Mondo

L’Ucraina ha approvato settimana scorsa una legge sugli asset digitali preparando un quadro per la regolamentazione e la gestione dei beni digitali come Bitcoin.
La “Verkhovna Rada” ovvero il parlamento ucraino – ha approvato la legge sulle criptovalute con il supporto della maggioranza di 272 dei suoi 450 membri, secondo una dichiarazione ufficiale. Gli emendamenti al disegno di legge, che è stato introdotto per la prima volta a settembre, vedranno la Commissione nazionale sui titoli e il mercato azionario fungere da regolatore per le criptovalute.
“Questo legalizzerà gli acquirenti di criptovalute e le criptovalute stesse, e gli ucraini potranno proteggere i loro beni da possibili abusi o frodi”,
ha annunciato su Twitter il vice primo ministro ucraino e ministro della trasformazione digitale, Mykhailo Fedorov che ha ulteriormente dichiarato:
“Le aziende crypto straniere e ucraine saranno in grado di operare legalmente, mentre gli ucraini avranno un accesso comodo e sicuro al mercato globale degli asset virtuali.”
Nuove regole con l’obiettivo di garantire a coloro che partecipano al mercato crypto una protezione legale e un accesso conveniente e sicuro al mercato crypto:
“Ci sarà un meccanismo trasparente per investire in una nuova classe di attività”
ha dichiarato Fedorov che ha affidato alla Commissione Nazionale dei Titoli e il Mercato Azionario la disciplina della materia, rilasciando i permessi ai fornitori di servizi di beni digitali e controllando il settore punendo irregolarità e scorrettezze.
Il parlamento ucraino aveva precedentemente approvato una legge che legalizzava le criptovalute lo scorso settembre, ma il presidente Volodymyr Zelensky pose il veto, sostenendo che l’Ucraina non poteva permettersi di creare un intero nuovo sistema di regolamentazione per gestire le crypto, ritenendo il momento economico non adeguato.
Ma i tempi cambiano e la mossa di Kiev risulta davvero “anomala” considerando il momento assolutamente particolare che vive il Paese con le unità militari che la Russia ha ammassato da mesi per creare una leva di negoziazione forzata con l’Occidente.